L'Italia ha un parco autovetture tra i più grandi in Europa, secondo solo a quello tedesco e pari a oltre 39 milioni di veicoli. Il target di copertura del 30% fissato dall'Ue per le vetture elettriche e ibride sul parco totale nel 2030 è, quindi, per il nostro Paese un obiettivo quanto mai ambizioso.
I dati sull'immatricolato e sui punti di ricarica mostrano chiaramente, con il loro profilo esponenziale, la rapida diffusione della propulsione elettrica, grazie anche agli incentivi in vigore (+700% le vendite negli ultimi sei anni). Il passo però non pare sufficiente al raggiungimento degli obiettivi europei. Ad oggi, infatti, i numeri sono ancora esigui: le auto elettriche e ibride pesano il 10% dell'immatricolato complessivo e il circolante è composto per meno dell'1% da questa tipologia di veicoli.
Facendo un conto 'a spanne', ipotizzando un parco costante da qui al 2030 (ipotesi verosimile visto l'elevato livello di motorizzazione raggiunto dal nostro paese e il declino demografico in atto), per coprire il 30% del circolante il numero di vetture ibride ed elettriche dovrebbe raggiungere i 12 milioni circa.
Ciò sarebbe possibile a patto di avere oltre 1 milione di nuovi veicoli immatricolati mediamente in ciascun anno tra il 2020 e il 2030, pari a oltre il 50% delle vendite nazionali annue. Si tratterebbe di aggiungere uno zero alle vendite di e-car e ibride 2019, risultato considerato decisamente sfidante anche dal miglior commerciale in circolazione!