La filiera delle costruzioni in Italia imbocca la via della ripresa

La filiera delle costruzioni imbocca la via della ripresa

30 ottobre 2018

Luca Agolini

Sulla scia della ripresa dell’edilizia nazionale, lo scenario dei prodotti e materiali per le costruzioni appare improntato alla crescita, anche se su ritmi ancora largamente insufficienti a recuperare i livelli di attività precedenti la crisi. L'approfondimento tramite gli strumenti di Prometeia MIO

 

Il settore delle costruzioni italiane si sta avviando lungo un sentiero di ripresa. Gli investimenti nel comparto sono stimati chiudere il 2018 con una crescita dell’1.9%, grazie al traino dell’edilizia residenziale (+2.6%), che può giovarsi della costante espansione del comparto della riqualificazione, su impulso delle agevolazioni fiscali, e dei primi segnali di recupero per le nuove abitazioni.

Anche l’edilizia non residenziale sta fornendo un contributo positivo, in linea con il ciclo degli investimenti in beni strumentali delle imprese. Il comparto del genio civile conferma, invece, un andamento debole, scontando l’ulteriore caduta degli investimenti della PA (-2.2% la stima per il 2018) che si riflette in uno stallo sostanziale nella realizzazione dei progetti infrastrutturali.

 
La filiera delle costruzioni in Italia imbocca la via della ripresa
 

Le previsioni per il prossimo biennio indicano un consolidamento della ripresa delle costruzioni, che si mostrerà diffusa a tutti i comparti. Comparto più dinamico è atteso quello del genio civile, nell’ipotesi di un rilancio degli investimenti pubblici che manifesterà i suoi effetti soprattutto nel 2020, determinando un tasso di crescita delle costruzioni nell’ordine del 2.5%. Le stime tengono conto degli stanziamenti effettuati nelle ultime due Leggi di Bilancio, cui andrebbero ad aggiungersi secondo il quadro programmatico formulato dal nuovo governo ulteriori risorse con l’obiettivo di invertire la tendenza alla riduzione della quota di investimenti pubblici su Pil.

Si assume, inoltre, una ripresa della spesa in conto capitale delle amministrazioni locali, superando le criticità – in primo luogo, la perdita di capacità progettuale – che finora hanno impedito l’implementazione dei progetti infrastrutturali. Questa previsione è rafforzata dai dati più recenti sui bandi di gara per lavori pubblici, che segnalano la prosecuzione di un trend positivo, superato il blocco dell’attività delle stazioni appaltanti legato all’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti.    

Sulla base di questo scenario, nel 2019-’20 il settore degli input per le costruzioni è atteso mostrare un profilo di crescita più sostenuta rispetto al 2018 (1.6% medio annuo), anche se insufficiente al recupero dei livelli di attività pre-crisi: ancora nel 2020 il fatturato dovrebbe assestarsi su volumi inferiori di oltre il 30% rispetto al 2007. Il mercato interno continuerà a fornire un contributo significativo alla crescita per il vetro e soprattutto per i materiali di base grazie alla ripresa della domanda attivata dal genio civile. Positiva (1.7% medio annuo per l’aggregato) anche la dinamica sui mercati esteri.