Continua il calo demografico in Italia

Continua il calo demografico in Italia

19 marzo 2019

Sonia Neri

Anche per il 2018 Istat certifica che in Italia la popolazione continua a diminuire. Scopri su Prometeia MIO l’analisi demografica territoriale

 

Il 2018 si è chiuso con un calo della popolazione residente pari a -1,5 per mille abitanti [1]. Solo 5 regioni, tutte settentrionali, si sono distinte per un recupero demografico, particolarmente elevato a Bolzano (6,4 per mille abitanti), minore in Emilia Romagna e Lombardia (2,4 e 2,1 rispettivamente) e al di sotto del 2 per mille residenti in Veneto e a Trento (cfr. Fig. 1). Decisamente preoccupante il declino in Molise e in Basilicata, oltre che in Sardegna ed in Sicilia. Ma non va meglio in Liguria ed in Piemonte, le due regioni settentrionali dove il calo demografico è più pesante.

 
L’export di Italia, Germania e Spagna negli ultimi 10 anni
 

La gravità della situazione è stata rimarcata anche dalla Corte dei Conti nel Rapporto 2018 sul coordinamento della finanza pubblica: “Nei prossimi anni il bilancio pubblico sarà fortemente condizionato dall’invecchiamento della popolazione e dalle modifiche della struttura demografica”.

Sulle cause si fa presto ad indagare. La crescita naturale (differenza tra il tasso di natalità e il tasso di mortalità) è stata positiva solo a Bolzano (1,8 per mille abitanti), mentre in parecchie regioni i numeri sono impietosi (-8,5 per mille abitanti in Liguria, -5,7 in Piemonte, -3,9 in Emilia Romagna, ecc.) (cfr. Fig. 2). La struttura della popolazione, fortemente sbilanciata verso le classi di età più elevata, giustificano da un lato il basso quoziente di natalità della Liguria (tra i più bassi nel contesto nazionale assieme alla Sardegna) e dall’altro l’elevato quoziente di mortalità, decisamente al di sopra della media italiana.

 
L’export di Italia, Germania e Spagna negli ultimi 10 anni
 

D’altra parte questa bassa natalità è solo in parte contrastata da un saldo migratorio totale (interno e con l’estero) in continua crescita dal 2016 (1,6 per mille abitanti). E qui di nuovo la situazione italiana è completamente eterogenea: l’Emilia Romagna, la regione più attraente in termini di flussi migratori, si distingue assieme a Bolzano, Liguria Friuli Venezia Giulia e Lombardia per il saldo migratorio totale più elevato nel contesto italiano, complice un saldo con l’estero tra i più elevati in Italia (cfr. Fig. 3).

 
L’export di Italia, Germania e Spagna negli ultimi 10 anni
 
[1] Istat, Indicatori demografici. Anno 2018